Il reparto legno è in grado di offrire soluzioni per imballaggi speciali, imballaggi industriali, su misura a seconda dell’esigenza del cliente, per trasporto via mare via terra o aereo. Offriamo anche realizzazioni di progetti in legno di abete anche con trattamenti fitosanitari, compensato e pannelli OSB.
Imballaggi in abete, multistrato, truciolare ed O.S.B.
L’imballaggio in legno rappresenta ancora oggi un’ottima soluzione per trasportare merce in tutto il mondo con qualsiasi mezzo, navale, aereo o terrestre, che si voglia utilizzare.
L’Organizzazione mondiale del commercio WTO (World Trade Organization), ha preso come riferimento l’applicazione degli Standard ISPM-15 per quanto riguarda l’utilizzo del legno come materiale di imballaggio.

Normativa ISPM 15
I materiali da imballaggio in legno grezzo (massiccio) di conifera o latifoglia rappresentano un canale di introduzione e diffusione degli organismi nocivi. Si è reso quindi necessario diminuire il rischio di possibili infestazioni introducendo alcune misure fitosanitarie per evitare possibili impatti economici ed ambientali sul patrimonio forestale mondiale.
Gli imballaggi in legno costituiti interamente da legno sottile (sp. max 6 mm), compensato, truciolare, pannelli in OSB (orientend strand board) o sfogliato realizzati utilizzando colla, calore o pressione, o mediante un’associazione di tali processi, presentano un rischio sufficientemente basso per cui sono esentati dalle misure fitosanitarie.
L’ISPM-15 (International Standards of Phytosanitary Measures), siglata dalla FAO, è una normativa internazionale che prevede delle misure fitosanitarie da applicare agli imballaggi in legno nel commercio internazionale.
Si tratta di un trattamento termico (HT - Heat Treatment) in cui il materiale da imballaggio in legno viene riscaldato ad una temperatura di almeno 56°C per un minimo di 30 minuti.
Può essere effettuato sul legno prima di costruire l’imballaggio o sull’imballaggio già assemblato.
Dopo aver eseguito questi processi, l’imballaggio può essere siglato con il marchio IPPC/FAO che ne attesta la conformità allo standard ISPM-15.
Dal 19 marzo 2010, come da comunicato della Direzione Generale del Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria per la nutrizione e la sicurezza degli alimenti, non è più consentito l’utilizzo dei prodotti fitosanitari a base di bromuro di metilene (trattamento di fumigazione MT - Metil Bromide).
FITOK
Il Comitato Tecnico FITOK è un organismo del Consorzio Servizi Legno-Sughero che, sotto la sorveglianza del Servizio Fitosanitario Nazionale (SFN), organizza e controlla la filiera produttiva relativa agli imballaggi in legno ed ai componenti in legno degli imballaggi per garantire il corretto trattamento fitosanitario previsto dallo standard internazionale ISPM 15 della FAO.
La marchiatura fitosanitaria
La normativa ISPM-15 ha istituito un marchio universale da apporre sull’imballaggio in legno trattato.
È composto da tre simboli: il marchio IPPC/FAO (spiga di grano), il marchio FITOK (Consorzio Servizi Legno-Sughero), una serie numerata preceduta dalla sigla IT (Italia) identificativa dell’azienda autorizzata ad utilizzare il marchio.
L’azienda Sab Imballaggi produce imballaggi in legno a norma ISPM-15 marchiati FITOK con codice di riferimento IT-03-071.
Eseguiamo i trattamenti fitosanitari direttamente nei nostri impianti per offrire rapidità nelle consegne e massima garanzia di qualità
Gli imballaggi in legno che sono stati sottoposti al solo trattamento fitosanitario ISPM 15 non forniscono alcuna garanzia contro la possibile colonizzazione da parte dei funghi cromogeni profondi o muffe superficiali.
Il trattamento termico con calore prevede esclusivamente il riscaldamento del legno senza l’obbligo di essiccazione del materiale: lo scopo è infatti quello di eliminare gli organismi nocivi da quarantena eventualmente presenti nell’imballaggio. Questo tipo di trattamento tuttavia, se non abbinato all’essiccazione, porta il legno in condizioni tali da favorire, in determinate condizioni di temperatura esterna, lo sviluppo delle muffe.
Funghi del legno
La struttura del fungo, molto semplice, è formata da una porzione vegetativa, costituita da cellule tutte uguali tra loro, e da una riproduttiva, il corpo fruttifero. Nel corpo fruttifero vengono formate le spore che, quando vengono a contatto con un substrato adatto, danno origine al micelio. Il perdurare di condizioni di temperatura favorevoli allo sviluppo del micelio (15-30° C) e di una elevata umidità del legno, anche localizzata o limitata alla sola superficie (tra il 20 e 45%), consente lo sviluppo di questi organismi che ne alterano le sole caratteristiche estetiche.
Le condizioni favorevoli allo sviluppo dei funghi includono proprio l’umidità, il calore, l’ossigeno e la mancanza di ventilazione. La luce non è invece un fattore indispensabile alla crescita del fungo, fatta eccezione per la formazione del corpo fruttifero.
Le alterazioni cromatiche del legno (azzurramenti) sono macchie normalmente tendenti al blu o al grigio, talvolta anche nere, causate da funghi che penetrano in profondità. La colorazione assunta dal legno è permanente, i suoi effetti non comportano alcun rischio per la salute dell’uomo e sono semplicemente estetici, non alterando in nessun modo le proprietà meccaniche del legno attaccato.
Diversi test condotti in Europa e in Nord America hanno infatti confermato che i funghi dell’azzurramento non hanno alcun effetto sulla resistenza meccanica del legno, fatto confermato dallo standard europeo EN 12246: 1999 - classificazione qualitativa del legname utilizzato per i pallet e gli imballaggi - che prevede l’utilizzo senza restrizione del legname “azzurrato”.
Essiccazione
L’essiccazione può essere definita come un processo il cui obiettivo è quello di diminuire il grado di umidità; può essere naturale o artificiale.
L’essiccazione naturale, chiamata anche stagionatura, non permette di scendere a contenuti di umidità inferiori al 12-14% ed occorre tenere il materiale per un lungo periodo all’aperto (anche diversi mesi).
Oggi il più diffuso sistema di essiccazione artificiale è quello convenzionale ad aria. Esistono anche altre metodologie di essiccazione, seppur utilizzate molto di meno, come l’utilizzo della tecnologia del sottovuoto.
Il legno essiccato produce delle condizioni ostili allo sviluppo delle muffe, ma, se esposto alla pioggia o altre fonti di umidità, è suscettibile alla ripresa dello sviluppo di questi organismi: ovviamente ciò richiederà più tempo rispetto ad un legno non essiccato, poiché parte da un grado di umidità inferiore al 20%.
La responsabilità dell'utilizzatore
È importante sottolineare che nessun imballaggio in legno può essere garantito come privo di muffa, poiché le spore fungine sono costantemente presenti nell’aria: quelli realizzati con legno essiccato (umidità < 20%) vengono garantiti come privi di segni visibili di muffe al momento della consegna.
Deve essere chiaro però che gli imballaggi in legno originariamente privi di muffe o alterazioni cromatiche da azzurramento, possono svilupparne rapidamente se non correttamente conservati.
Una volta acquistati i prodotti, l’utilizzatore deve pertanto riconoscere la sua parte di responsabilità e mettere in atto tutti i possibili accorgimenti per prevenire la formazione della muffa: la migliore strategia è mantenerli in condizioni asciutte.
Come stoccare correttamente il materiale
Il nostro legno è sempre materiale segato fresco di qualità imballo e, per questo motivo, può risentire dei cambiamenti climatici tra i quali freddo, caldo, vento e acqua che ne comportano inevitabilmente una modifica sulla colorazione (può diventare più scuro).
Purtroppo sono situazioni che non possiamo prevedere e modificare. Il materiale necessita di essere mantenuto al coperto in luogo ben areato onde evitare muffe e cambio colore e non deve essere sovrapposto uno con l’altro.
Per la pulizia consigliamo di metterli in luogo molto areato, coperto per qualche giorno, dopo di che spazzolarli.